IL “SEGRETO” DEI DAZI DI TRUMP

Il segreto dei dazi di trump
Il segreto dei dazi di trump

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E se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump stesse seguendo un “copione” già descritto in un documento “segreto”?

Un documento che poi tanto segreto non è in quanto è stato reso pubblico già nel Novembre 2024, un documento scritto da un economista che prende il nome di Stephen Miran.

Stephen Miran è un economista americano e attuale presidente del Council of Economic Advisers da marzo 2025.

È uno stratega senior presso Hudson Bay Capital Management, un co-fondatore della società di gestione patrimoniale Amberwave Partners e un ricercatore associato presso il Manhattan Institute.

Nel dicembre 2024, il presidente eletto Donald Trump ha nominato Miran come suo candidato per la presidenza del Council of Economic Advisers . È stato confermato per la carica il 12 marzo 2025 con un voto di 53-46 dal Senato degli Stati Uniti. Fonte Wikipedia.

Le dichiarazioni di Trump e dei membri della sua amministrazione, inclusi esponenti particolarmente attivi come Scott Bessent, Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, sono attualmente al centro dell’attenzione.

Bessent segretario al tesoro degli Stati Uniti, è considerato una figura chiave di questo periodo storico, con un ruolo potenzialmente molto influente e paragonabile addirittura a Jerome Powell, presidente della Federal Reserve.

Uno studio rilevante in questo contesto è quello pubblicato a novembre 2024 da Stephen Miran prima citato in questo post, un economista americano. Da marzo 2025, Miran ricopre la carica di capo del Consiglio dei Consulenti Economici della Casa Bianca ed è anche uno stratega per Adson Bay Capital Management, società d’investimento.

Nel novembre 2024, in concomitanza con le elezioni presidenziali vinte da Trump, Miran ha pubblicato il rapporto intitolato “A User’s Guide to Restructuring the Global Trading System”, una guida che propone indicazioni per la ristrutturazione del sistema commerciale globale.

Di seguito il link diretto al documento: Link al Paper

Il documento intitolato “A User’s Guide to Restructuring the Global Trading System” offre un’analisi approfondita delle complesse sfide economiche a livello globale, concentrandosi su uno dei fattori chiave che influenzano gli equilibri economici internazionali.

In particolare, evidenzia come la persistente sopravvalutazione del dollaro americano, derivante dal suo ruolo predominante come valuta di riserva mondiale, rappresenti una delle principali cause dei cronici deficit commerciali degli Stati Uniti.

Questo squilibrio ha conseguenze significative, contribuendo alla fragilità del settore manifatturiero nazionale e limitando la capacità di competere efficacemente sui mercati globali.

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Principali argomenti trattati:

Ruolo del Dollaro e Squilibri Commerciali

Nel contesto dell’attuale sistema economico internazionale, la posizione dominante del dollaro statunitense gioca un ruolo cruciale ma problematico.

La centralità del dollaro contribuisce infatti a un suo costante apprezzamento, il che finisce per rendere i prodotti americani meno competitivi sui mercati globali rispetto a quelli di altri Paesi.

Questo squilibrio strutturale non solo penalizza l’industria manifatturiera degli Stati Uniti, ma alimenta anche una crescita persistente e significativa dei deficit commerciali, con ripercussioni sull’intera economia nazionale.

Politiche Tariffarie

L’adozione strategica delle tariffe (i dazi), sperimentata durante l’amministrazione Trump tra il 2018 e il 2019, ha dimostrato come queste possano essere utilizzate in modo efficace per raggiungere obiettivi economici, limitando al contempo i rischi legati all’inflazione attraverso l’uso di meccanismi di compensazione valutaria.

La gradualità nell’introduzione delle tariffe, unita a una comunicazione trasparente, dettagliata e prevedibile, è fortemente consigliata per mantenere la stabilità dei mercati finanziari e ridurre la volatilità associata a cambiamenti improvvisi.

Strategie Valutarie

Si analizzano diversi strumenti e metodi per affrontare e correggere le svalutazioni artificiali delle valute straniere, sia adottando approcci multilaterali in collaborazione con gli alleati internazionali, sia intraprendendo azioni unilaterali mirate.

Queste ultime possono includere, ad esempio, l’accumulo strategico di riserve valutarie o altre misure volte a stabilizzare il mercato finanziario globale.

Implicazioni Finanziarie

Le trasformazioni significative nel sistema commerciale globale possono causare forti perturbazioni sui mercati finanziari, influenzando la stabilità economica a livello internazionale.

È fondamentale sottolineare l’importanza di sviluppare e implementare strategie efficaci per mitigare eventuali crisi economiche, con particolare attenzione ai paesi caratterizzati da alti livelli di indebitamento, come la Cina, dove tali cambiamenti potrebbero avere un impatto ancora più pronunciato.

Possibili sviluppi futuri:

Tariffe Crescenti e Programmate

È probabile che venga introdotto un piano strutturato di tariffe progressive, progettato per incrementare gradualmente i costi nel corso del tempo.

Questo approccio mira a esercitare una pressione significativa sulle pratiche commerciali cinesi, favorendo al contempo un cambiamento nelle politiche adottate dai partner internazionali.

L’obiettivo principale è incentivare la creazione di un sistema commerciale globale più equo e bilanciato.

Connessione tra Sicurezza e Commercio

Le politiche commerciali degli Stati Uniti saranno progressivamente integrate con le strategie legate alla sicurezza internazionale, sfruttando le tariffe non solo come strumento economico, ma anche come leva diplomatica.

Queste misure mireranno a promuovere una maggiore cooperazione militare ed economica con i paesi alleati, favorendo condizioni di collaborazione più vantaggiose e rafforzando le relazioni strategiche a lungo termine.

Introduzione di Bond Secolari (Century Bonds)

Si analizza l’idea di introdurre obbligazioni con una durata estremamente lunga, pari a 100 anni, come mezzo innovativo per sostenere il finanziamento della sicurezza globale garantita dalla potenza militare degli Stati Uniti.

Questo approccio, formulato nel modello proposto da Poszar (2024), suggerisce che gli alleati e i beneficiari delle aree di sicurezza statunitensi dovrebbero partecipare acquistando tali titoli secolari.

L’acquisto di questi strumenti finanziari servirebbe a contribuire direttamente al finanziamento della difesa comune, creando un legame tangibile tra il supporto economico proveniente dall’estero e la protezione strategica fornita dagli Stati Uniti, rafforzando così il principio di cooperazione internazionale per la sicurezza globale.

Ridefinizione delle Alleanze Economiche e di Sicurezza

Si prospetta una possibile ristrutturazione del panorama globale, con la formazione di blocchi economici più distinti e organizzati, fondati su principi comuni di sicurezza e strategie commerciali condivise.

Questo nuovo assetto potrebbe implicare l’introduzione di criteri ben definiti per l’adesione, che potrebbero influenzare in modo significativo l’accesso ai mercati statunitensi, creando un legame più stretto tra politiche economiche e requisiti di sicurezza internazionale.

Questi elementi illustrati nel documento delineano un significativo e profondo cambiamento dell’intero sistema globale, mirato a riposizionare gli Stati Uniti su basi più vantaggiose, sia dal punto di vista economico che strategico.

L’obiettivo principale è quello di rafforzare il settore manifatturiero interno, promuovendo una maggiore autosufficienza produttiva, e al contempo ridurre il gravoso peso finanziario derivante dalla gestione della sicurezza globale, ottimizzando risorse e responsabilità.

Nel momento in cui questo post sarà pubblicato la leadership della Casa Bianca hanno introdotto pesanti dazi, non seguendo il principio di gradualità invece sono stati molto veloci ed aggressivi dal punto di vista commerciale con la Cina che si vede applicato un dazio pari al 34%, che si va ad aggiungere al 20% precedente per un totale del 54%.

L’accelerazione con cui è mutato il paradigma del commercio globale ha avuto un impatto significativo sui mercati finanziari, che sono stati travolti da una contrazione superiore al 20% rispetto ai massimi storici raggiunti nel febbraio 2025.

In meno di due mesi, infatti, si è registrato un calo superiore al 20%, scuotendo profondamente la stabilità degli investitori e mettendo in discussione le previsioni economiche a breve termine.

Per trovare scossoni di mercato paragonabili a quello che stiamo osservando in questi giorni, è necessario fare un tuffo profondo nel passato.

Gli eventi attuali richiamano alla mente situazioni che raramente si sono verificate, rendendo evidente la portata straordinaria di ciò che sta accadendo.

Nello stesso momento, il presidente degli Stati Uniti ribadisce con fermezza che non è nei suoi piani causare un crollo dei mercati finanziari, assicurando piuttosto che questi riprenderanno vigore e torneranno a mostrarsi solidi e resilienti nel prossimo futuro.

Prima che succedesse tutto questo, le valutazioni ei multipli dei mercati azionari erano decisamente sovravalutate ed con questa discesa il mercato ha fatto un pò di “pulizia”.

Oggi si potrebbe presentare il caso di un cambio di paradigma che potrebber portare ad una recessione, oppure il peggio è già passato. Questo nessuno lo può sapere con certezza.

La strategia deve rappresentare sempre l’elemento chiave e il pilastro fondamentale dell’operatività, guidando ogni scelta con una visione chiara e mirata.

In particolare, la parola d’ordine diversificazione assume un ruolo cruciale, soprattutto in momenti complessi e incerti come questo, dove la capacità di distribuire i rischi e ottimizzare le opportunità diventa ancora più rilevante e strategica.

DISCLAIMER: Il contenuto di questo post riflette esclusivamente opinioni personali e punti di vista soggettivi. Non devono in alcun modo essere considerati o interpretati come indicazioni, suggerimenti o consigli di investimento ne come una consulenza finanziaria personalizzata.

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